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L'intervento chirurgico

tutto ciò che devi sapere

Il percorso completo di un intervento chirurgico

Prima di ricoverarsi

Nel corso della visita specialistica che ha effettuato con uno dei medici dello studio, le è stata spiegato la patologie della quale è affetto, la necessità dell’intervento di protesi articolare (e le eventuale cure alternative), i vantaggi e i rischi dell’intervento.

Nel caso che uno di questi elementi non sia chiaro per Lei e che non abbia trovato risposta sul nostro sito, è assolutamente necessario effettuare una seconda visita per chiedere informazioni complementari al medico.

È indispensabile recepire correttamente queste informazoni per poter sottoscrivere serenamente il consenso informato all’intervento, che le sarà richiesto di firmare al suo ingresso in reparto.

Il modolo consegnato dopo la visita, serve a raccogliere informazioni anamnestiche sul suo stato di salute.
Questo dovrà essere convalidato dal suo dottore di famiglia e consegnato al medico all’inizio del pre-ricovero.

Si ricorda che l’ultima infiltrazione eseguita sull’articolazione da operare deve essere antecedente di minimo 4 mesi alla data dell’intervento.

Circa 2 settimane prima dell’intervento (tempo variabile per le diverse strutture) , dovrà effettuare un prericovero presso la struttura dove verrà operato, presentandosi a digiuno per sottoporsi a prelievi ematici, esami radiologici e eventuale TC in caso di protesi d’anca.

In seguito a questi esami, sarà visitato dal team del prericovero (internista, cardiologo e anestesista) per valutare se le sue condizioni di salute sono compatibile con la procedura chirurgica prevista.

La data definitiva dell’intervento sarà confermata unicamente dopo questo prericovero.

Una volta confermata la data dell’intervento, è consigliato anticipare le criticità del suo ritorno a casa con le stampelle e dunque:

  • rimuovere tappetti , tappetini e scendiletto per evitare di inciampare o scivolare;
  • prevedere una poltrona alta confortevole ma piuttosto rigida e con braccioli, per facilitare i suoi cambiamenti di posizione;
  • prevedere percorsi liberi di ostacoli tra camera, bagno, cucina e salotto;
  • prevedere un rialzo sul WC se troppo basso e, almeno un appoggio sicuro di cui potersi avvalere per rialzarsi ( meglio un mobile o uno deambulatore senza ruote, che il portasciugamano che rimane fragile e instabile).

A 10 giorni dall’intervento, dovrà sospendere i farmaci antinfiammatori e antidolorifici e iniziare la cura con Arnica Compositum (1 fiale sublinguale prima di collazione).
Nel caso di dolori forti persistenti, è autorizzato il Paracetamolo 1000 mg 1 o 2 volta al giorno.

A 5 giorni dall’intervento si dovrà procedere a una tricotomia della zona dell’incisione con crema depilatoria o rasoio elettrico.
È assolutamente proibito il rasoio meccanico, che potrebbe creare lesioni cutanee.

ricotomia per protesi totale di anca via anteriore Tricotomia per revisione di protesi totale di anca Tricotomia-PTG.jpg
Tricotomia per protesi totale di anca via anteriore Tricotomia per revisione di protesi totale di anca Tricotomia per protesi totale di ginocchio

A 3 giorni dall'intevento deve:

  • informare l’équipe medica della casa di cura in caso di raffreddore, mal di gola o bruciore ad urinare;
  • iniziare la cura con Cuprum Heel (1 fiale sub linguale al digiuno);
  • eseguire ogni giorno (fino al ricovero) una doccia con sapone antisettico a base di clorexidina;
  • procedere alla rimozione di eventuale smalto sulle unghie e all’igiene dei piedi.

La vigilia dell’intervento è consigliato:

  • verificare di avere preparato l’occorrente per il ricovero (biancheria, scarpe o calzini antiscivolo, canadesi) e i suoi documenti (CIN, Tessera Sanitaria, Impegnativo per il ricovero);
  • limitare la sua cena ad un pasto leggero, se possibile riso in bianco + o – carne bianca ai ferri;
  • rimanere digiuno dalla mezzanotte, salvo accordi diversi se il suo intervento è previsto nel pomeriggio.

Il giorno del ricovero

È necessario presentare in struttura senza trucco, senza smalto e senza aver utilizzato crema per il corpo.

Normalmente, il ricovero avviene la mattina stessa dell’intervento, tra le ore 07 e 08, ma in certi casi (residenti lontani dalla casa di cura) può essere effettuato il pomeriggio precedente.

Al suo arrivo, dopo l’accettazione amministrativa, verrà accompagnato nelle sua camera dove l’infermiere del reparto rileverà alcuni parametri (pressione arteriosa, temperatura, frequenza cardiaca, livello del dolore). Poi sarà visitato dall’internista che compilerà la sua cartella clinica e,se necessario, chiederà un controllo ematico o ECG. Un componente dell’équipe chirurgica:

  • le farà firmare il consenso informato all’intervento;
  • risponderà alle sue eventuale domande
  • e procederà a evidenziare il lato e l’articolazione da operare con una penna dermografica.

Il posizionamento di un catetere vescicale può essere necessario solo in certi casi particolari, per assicurare un controllo della funziona renale o per rischi elevati di ritenzione.

Le sarà chiesto di rimuovere eventuali lenti a contatto, protesi dentali e apparecchi acustici e le saranno fornite una cuffia e un camice monouso per vestirsi per l’accesso al compartimento operatorio.

Il compartimento operatorio

Verrà trasportato in barella fino al compartimento operatorio, dove sarà accolta dall’infermiere della sua sala operatoria che procederà insieme all’anestesista a posizionare uno o più accessi venosi per poter somministrare liquidi e farmaci necessari alla sua anestesia.

In seguito, sarà posizionato sul letto operatorio e l’anestesista procederà ad effettuare una spinale, iniettando il farmaco tra due vertebre affinchè perda momentaneamente sensibilità e motricità dell’arto da operare.
Per gli interventi di protesi d’anca per via anteriore, in più sarà effettuata una sedazione profonda con maschera laringea, per ottenere un rilassamento muscolare totale.

Dopo l'ntervento, quando l’anestesista giudicherà stabile il suo stato, verrà effettuato un controllo radiologico della protesi che sarà visionato dalla sua équipe chirurgica prima del suo ritorno in camera.

Al suo arrivo in camera, sarà visitato dal medico internista e i suoi parametri saranno monitorati dall’infermiere.

Alla fine della seduta operatoria, l’équipe chirurgica passerà in camera per darle informazioni sull’intervento e rimetterle la sua carta d’identita protesica.

Per il dolore, è previsto un protocollo di auto-somministrazione di antidolorifici morfinici al bisogno, tramite una pompetta caricata in sala operatoria e attiva per le prime 24 ore.
In caso di dolore più importante, è prevista una terapia aggiuntiva.

È importante capire che, dopo un intervento chirurgico,il dolore non è anomalo, ma deve essere considerato come un sintomo, utile al medico per depistare complicanze; e che evita al paziente di essere troppo disinvolto.

Nelle prime 48 ore è importante anche la terapia con ghiaccio, che riduce edema e partecipa a controllo del dolore. Su decisione medica può anche essere prolungata.

Dopo l’intervento

  • G Zero Se il suo intervento è stato eseguito prima delle ore 11.00, e se le sue condizioni generale sono buone, sarà alzato dal suo fisioterapista o dal medico per fare i primi passi in camera con ausili, dopo aver effettuati esercizi e movimenti di risveglio muscolare. Se è stato operato dopo le 11.00, effettuerà lo stesso percorso la mattina successiva dell’intervento, ma potrà effettuare gli esercizi di risveglio muscolare dopo la scomparsa dell’anestesia spinale.

  • G 1 Dopo la visita medica e se le sue condizioni generali sono buone, potrà iniziare o proseguire il programma fisioterapico con risveglio muscolare, verticalizzazione e deambulazione con ausili.
    Sulla base delle sue condizioni generali, una seconda seduta di fisioterapia potrà essere eseguita nel pomeriggio.

  • G 2 Il personale medico procederà - se necessario - alla rimozione del drenaggio e il fisioterapista proseguirà, sempre sulla base delle sue condizioni generali, il programma con ricerca progressiva dell’autonomia e sarà accompagnato in bagno.

  • Dal G 3, potrà decidere se rimanere ricoverato per alcuni altri giorni supplementari al fine di migliorare le sue condizioni generale e la sua autonomia o se fare ritorno a casa, dove la aspettano i suoi familiari in un ambiente previsto per il suo arrivo, come già spiegato all’inizio.

Nel caso di una permanenza in struttura, proseguirà il programma di fisioterapia aumentando progressivamente tempo e intensità di riabilitazione.

Nel caso di un rientro precoce a casa deve essere estremamente attento a rispettare le regole per alzarsi, andare in bagno che le sono state insegnate nel corso del suo ricovero e non esitare a contattare la casa di cura o il suo chirurgo in caso di dubbi su come procedere.

La lettera di dimissione comporterà la prescrizione della terapia anti trombotica e antalgica.
Dovrà proseguire la riabilitazione con l’assistenza territoriale del SSN o affidarsi alle cure del suo fisioterapista di fiducia.

La cicatrice e la medicazione e il quotidiano

Per quanto riguardo la cicatrice, la sua gestione dipende del tipo di sutura sia stato necessaria utilizzare.
Nella grande maggioranza dei casi, si tratta di una sutura intra dermica riassorbibile o con colla dermica che non necessità di rimozione di punti.
In certi casi, come per i soggetti obesi o per le revisione di protesi, siamo costretti ad utilizzare dei punti metallici che devono essere rimossi entro la terza settimana. La medicazione deve essere cambiata solo se si è scollata o sporcata: è totalmente inutile e anche rischioso di cambiarla quotidianamente.

Per l’uso del WC è necessario rispettare le procedure imparate nel ricovero e aver predisposto le sue toilette come descritto all’inizio.

La possibilità di effettuare una doccia, dipende anche del tipo di sutura (colla dermica 5gg, sutura intradermica riassorbibile 10gg in assenza di gemizio, punti metallici 18-20 gg). In ogni caso non si deve “strofinare” la cicatrice che deve essere asciugata con cura e/o medicata dopo.

Non è autorizzato nel primo mese postoperatorio ad accovacciarsi in una vasca da bagno: sola la doccia in piede o seduto su uno sgabello è autorizzata.
È fortemente consigliato avere una persona nelle vicinanze per aiuto in caso di necessita.

La deambulazione

Per gli ausili, salve casi particolari, la deambulazione si effettua dal terzo giorno con 2 canadesi in ritmo reciproco con carico subtotale.
In certi casi e, soprattutto, per le revisioni, le indicazioni possono variare.

Salvo i casi particolari, dopo 3 settimane, in assenza di dolore al carico, è possibile impugnare le canadesi come semplici bastoni e proseguire in ritmo reciproco per correggere i difetti del suo schema di deambulazione.
L’uso troppo precoce di un solo bastone rischia di creare un asimmetria del passo difficile da correggere in seguito.

Visite di controllo

Un controllo è previsto nella struttura dove è stato operato nella terza settimana postoperatoria previo contatto telefonico.
La prima visita di controllo presso lo studio è prevista intorno al 45esimo giorno postoperatorio, con una nuova radiografia della protesi in AP e LL.